CORREZIONE DI BOZZE

Come diventare correttore o correttrice di bozze?

Se ti stai chiedendo come diventare correttore o correttrice di bozze, ti racconto il percorso che ho fatto io.

Per chi ama l’editoria, i libri e lavorare con le parole, il lavoro di correttore o correttrice di bozze ha un fascino del tutto particolare.

Almeno per me è stato così.

Nonostante ami lavorare come copywriter freelance, una parte di me sogna il mondo editoriale. Per me lavorare con le parole significa prendermene cura con lentezza e dedizione. Ho deciso quindi di introdurre la correzione di bozze fra i servizi che offro alla mia clientela.

Ma come mi sono avvicinata al mondo della correzione di bozze?

Voglio raccontartelo.

Durante un corso di formazione in copywriting digitale ho avuto il privilegio di avere come docente Leonardo Luccone dello studio Oblique. Leonardo è una persona di una cultura immensa, docente generoso e dalla giusta severità.

Dalle sue lezioni sono uscita con un taccuino colmo di parole, idee, consigli di lettura e il desiderio di approfondire di più.

Ho così deciso di iscrivermi al corso in correzione di bozze di Oblique. Il corso è stato veramente duro e ho faticato non poco a tenere il passo. In Leonardo e Elvira ho trovato due insegnanti esigenti e generosi.

La correzione di bozze richiede attenzione e cura maniacale. Bisogna controllare tutto: parole, spazi, punteggiatura, nomi, date. Questo è un lavoro che si fa con lentezza e concentrazione, non c’è spazio né per la fretta né per la superficialità.

La correzione di bozze cura il testo nella sua interezza, ogni dettaglio è significativo.

Per chi volesse avvicinarsi a questo tipo di percorso, consiglio senza dubbio i corsi dello studio Oblique. Il mio è il consiglio disinteressato di chi ha provato di persona il valore di questo percorso.

Il corso però è solo un punto di partenza. Io mi esercito in continuazione matita e righello alla mano a dare la caccia ai refusi.

Lo faccio sempre, quando leggo un libro, una rivista o un quotidiano.

E tu hai mai pensato di lavorare nell’editoria?

 

Comments are closed.